Voucher, Cgil vince il primo round. Ora c’è il rischio «mini-jobs»

Precarietà. La Camera ha approvato il decreto abrogativo dei «buoni lavoro» Tentazione «mini-lavoretti» che la Spd vuole cambiare in Germania. Poletti: «Stiamo facendo approfondimenti. Come risolveremo il problema è un elemento in discussione». Ap: «La Cgil ricatta il governo». Camusso: «Fate attenzione alle parole che usate»

Sui voucher il primo round è andato alla Cgil. Ieri la Camera ha approvato con 232 voti a favore (52 contrari e 68 astenuti) il disegno di legge che abroga i “buoni lavoro” e modifica la responsabilità solidale sugli appalti. Un’iniziativa presa dal governo Gentiloni per non affrontare il rodeo di una nuova contesa referendaria come quella del 4 dicembre che ha spazzato via Renzi da Palazzo Chigi ed evitare al Pd un nuovo rovescio prima delle elezioni amministrative a giugno e delle politiche del 2018.

Il Senato dovrebbe approvare il testo, senza modifiche, entro pochi giorni per evitare il referendum Cgil fissato per il 28 maggio. Il Dl approvato non propone alternative e si limita a prevedere una disciplina transitoria sui voucher fino al 31 dicembre. Nel frattempo l’Inps continuerà ad emettere voucher, limitandoli al lavoro di baby sitting.

Sugli appalti è stata eliminata la possibilità di derogare al principio della responsabilità solidale tra committente e appaltatore nei contratti collettivi. Il lavoratore potrà intentare l’azione esecutiva, per ottenere la propria retribuzione, rivolgendosi direttamente al committente invece di dover passare prima per l’appaltatore o il subappaltatore.

Entro il 15 maggio dovrebbe arrivare la legge che metterà una parola definitiva sull’alternativa ai voucher. Sui contenuti di questa legge, per il momento, non c’è certezza. Il secondo round dello scontro è animato dagli alfaniani di Alternativa Popolare, impegnati in una battaglia di sopravvivenza elettorale contro la Cgil e gli scissionisti del Pd, l’Mdp capitanato da Bersani che continua a sostenere il governo Gentiloni. Ieri, dopo un incontro con il premier, il capogruppo Ap Maurizio Lupi ha assicurato che Gentiloni sostiene le proposte del suo partito: liberalizzazione del lavoro a chiamata, creazione dei mini-jobs e bonus alle famiglie che sostituiranno i voucher.

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ROBERTO CICCARELLI

da il manifesto.it

foto tratta da Pixabay

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