Una battaglia tutta NOstra!

I giovani di NOstra!, il Comitato dei giovani per il NO al referendum costituzionale del 29 marzo prossimo, hanno capito tutto. O quasi. Intanto hanno capito che la presunta...

I giovani di NOstra!, il Comitato dei giovani per il NO al referendum costituzionale del 29 marzo prossimo, hanno capito tutto. O quasi.

Intanto hanno capito che la presunta riforma inerente il taglio dei parlamentari (ma è meglio chiamarla col suo vero nome nascosto: “Taglio del Parlamento“) è una vera e propria “fuffa“, per usare un termine forse poco politicamente corretto, giornalisticamente inusuale, ma concreto, che si fa capire.

Poi questi ragazzi, questi giovani cittadini e uomini che “osano” tra loro e verso gli altri chiamarsi e definirsi “compagni“, hanno altresì compreso che la comunicazione è divenuta oggi una discriminante per la politica, soprattutto quando di mezzo c’è una scelta netta tra due opzioni: SI’ e NO.

Non è possibile dilungarsi in volantini o schede tecniche prolissi, verbosissimi, pallosi che nessuno alla fine legge. Si comunica anche con il volantino, ma soprattutto tramite “social network” (a me viene sempre un po’ di pruriginosità nel dover declinare all’inglese termini che potrebbero comodamente trovare un eguale nella nostra lingua, ma così è… se vi pare…).

Quindi la velocità è essenziale tanto nella produzione di materiale, quanto nei contenuti del materiale stesso: pochi, semplici concetti espressi bene così da permettere una discussione per una comprensione altrettanto lineare, consentendo di smontare ogni artificio costruito dai sostenitori della riforma sui dogmi del “risparmio” per il Paese, se si tagliano i parlamentari.

Niente di più falso. Lo dicono a chiare lettere i giovani di “NOstra!”.

Abbiamo pochissime settimane per chiarire agli italiani il grande imbroglio che sta dietro ad una operazione che mette nuovamente al centro il Parlamento come unico responsabile dei mali del Paese e tenta di amputarne ampi settori per diminuirne il ruolo democratico, fondamentale per la rappresentanza nazionale di tutti i cittadini nelle assemblee legislative della Repubblica.

Questa battaglia referendaria sarà durissima, non tanto per le risorse da reperire, e non solo in termini di mera pecunia, ma principalmente per impegno, per convincimento, per rottura del muro di silenzio che telegiornali, programmi televisivi dediti all’urlo costante piuttosto che all’approfondimento, nonché grandi quotidiani nazionali hanno stabilito al momento.

Si sta evitando accuratamente di affrontare le questioni elementari e per questo importanti nello sbugiardamento di chi vuole trasformare ancora una volta la Repubblica da parlamentare a governativa, seguendo la scia un tempo craxiana, poi bicameralista, berlusconiana e infine renziana che porta al “Sindaco d’Italia“, all’elezione diretta del Presidente del Consiglio.

Compagni o non compagni, è tornata, dopo il 2016, l’ora di unirci in una grande battaglia per la difesa della Costituzione, della Repubblica Italiana, del suo Parlamento e della rappresentanza democratica delle istanze popolari che non possono vedere escluse le minoranze dalle Camere, penalizzati i territori nel numero di senatori e deputati da eleggere.

Nulla deve essere dato per scontato. Non è affatto detto che preverrà il SI’. Noi tutte e tutti possiamo fare la nostra parte, proprio come i giovani compagni di NOstra! che in questa lotta mi hanno regalato col loro entusiasmo e la loro organizzazione, una straordinaria boccata di ossigeno e di speranza.

MARCO SFERINI

21 febbraio 2020

foto tratte dal sito www.comitatonostra.it e dalla pagina Facebook di NOstra!

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Politica e società

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