sinistra di alternativa

  • Ma attenti, lo sfracello del PD non nasce col dopo-voto…

    Resto sulla soglia del dibattito pre-congressuale che si è aperto nel PD del dopovoto, ma provo ad esprimere qualche considerazione in merito ai rapporti politici che cambieranno se, da quel che si legge a riguardo del percorso a tappe stabilito da Letta, la mutazione democratica sarà improntata ad una...
  • Toccato il fondo, la sinistra può solo risalire

    Non c’è dubbio che Giorgia Meloni, prossima premier italiana, abbia assunto su di sé l’eredità politica di Giorgio Almirante e che quest’ultimo, a suo tempo, avesse trasferito nel Movimento Sociale Italiano l’eredità di Benito Mussolini e del fascismo. Il fatto è inequivoco perché storicamente fondato e persino esibito dal...
  • Andrea Scanzi e il voto inutile ad Unione Popolare

    «Uno degli antichi vezzi della sinistra è quello di farsi ogni volta il partitino più duropurista di tutti. Succede ad ogni elezione. Il risultato è sempre lo stesso, a prescindere dal nome (Potere al popolo, Unione Popolare, Forza Eskimo), dai leader e dalle (tante) belle persone che ci stanno...
  • Rifondazione Comunista: «Avanti con l’Unione Popolare»

    Il risultato elettorale di ieri è stato al di sotto delle aspettative e delle nostre potenzialità ma le nostre ragioni restano valide. Per questo il nostro partito deve lavorare affinché il progetto politico nato solo il 9 luglio, cresca, si radichi nei territori, sia protagonista nei conflitti e riesca...
  • De Magistris: «Unione Popolare riprende il suo cammino nella società»

    Grazie alle quasi 400.000 persone che hanno votato per Unione Popolare. Faremo opposizione, nelle piazze, tra la gente, come abbiamo fatto fino a oggi, ma con molta più determinazione. C’è un intero Paese che non vota, il Paese reale dimenticato. Da lì vogliamo ripartire. Voglio ringraziare le candidate e...
  • De Magistris a Centocelle: «Andremo in parlamento»

    Per gli interventi non c’è un palco, ma un camion, parcheggiato in piazza delle Gardenie a Centocelle, periferia est di Roma dove l’Unione popolare, che per l’iniziativa con il leader della France Insoumise Jean-Luc Mélenchon aveva scelto il Quadraro, chiude la campagna elettorale. «Abbiamo scelto una delle tante periferie...
  • Lettera aperta a tutti noi elettori: votare si deve, votare si può

    Perdonate se parto da lontano, ma senza il prima non si capisce il poi. Quando cadde il Governo Conte due, Mattarella non sciolse le Camere. In Parlamento, spiegò, c’era una maggioranza e sarebbe stato folle mandare il Paese al voto, mentre c’erano la pandemia, la crisi economica e gli...
  • Per una alternativa alle destre e ai finti progressisti

    Se le elezioni politiche che si terranno tra meno di quarantotto ore potessero rappresentare una cesura col passato, allora si potrebbe parlare di “voto utile” in tutti i sensi. Utile soprattutto ad una Italia che, grazie ai governi che l’hanno attraversata in questi ultimi anni, ha conosciuto un ribasso...
  • Pablo Iglesias: «Se fossi italiano voterei Unione Popolare»

    Non è più il frontman di Podemos (che ha contribuito a fondare) ma Pablo Iglesias, terminata l’esperienza istituzionale, resta una delle voci più autorevoli della sinistra continuando ad analizzare la politica attraverso il podcast La Base. Ieri, a Napoli per un dibattito con il portavoce di Unione popolare Luigi...
  • Due Meloni, tre destre e l’alternativa di Unione Popolare

    E’ pensabile poter separare la doppiezza dei populisti e dei sovranisti, in generale dei leader politici che fanno della demagogia il loro piano di elaborazione costruttiva, dando sostanza anche alle più elementari e astruse banalità del male? Probabilmente no, perché i toni da comizio, gli occhi fuori dalle orbite...
  • Letta e Meloni, rotta di collisione verso il centro

    La novità dell’incontro (perché di scontro proprio non si può parlare) tra Enrico Letta e Giorgia Meloni, in quel della televisione del Corriere della Sera, sui temi di campagna elettorale sta probabilmente solo nella virata atlantista e antirussa della seconda, nel suo essere decisamente a favore della guerra e...
  • Lucano: «Con queste destre dei muri e dei ghetti vincono gli antivalori»

    «Sono triste ma non rassegnato», con queste lapidarie parole Mimmo Lucano ci accoglie. Mancano poche settimane alle udienze conclusive del processo di Appello in corso a Reggio Calabria: il 25 ottobre la requisitoria e poi le arringhe difensive. «Ogni tanto mi sveglio e queste giornate così malinconiche sembrano non...
  • Mélenchon a Roma con De Magistris: «Difendo l’Italia»

    Il leader della France Insoumise e della Nuova unione popolare ecologica e sociale Jean-Luc Mélenchon sale su una sedia di plastica, posizionata al centro di una piazza nel mezzo del quartiere Tuscolano di Roma. Si rivolge ad una folla venuta a sentire la voce che Oltralpe ha rimesso la...
  • Le destre nell’autunno della democrazia italiana

    La combinazione casuale non esiste. O, per meglio dire, il Fato come inconsiderabile mitica divinità antica non è certamente il dispensatore delle congiunture politiche, economiche e sociali che permettono lo strutturarsi determinati eventi che, senza una prevedibilità nemmeno lontanamente scientifica, sfociano spesso in grandi rivoluzioni progressiste o in catastrofi...
  • Oltre il lavoro, la rivoluzione del tempo di vita

    Il tema della riduzione del tempo di lavoro (RTL) emerge finalmente anche in Italia, per esempio nei programmi del M5S, della Alleanza Verdi Sinistra e della Unione popolare. Nel pensare e nel presentare l’argomento, però, occorrerebbe una «rivoluzione copernicana del tempo sociale». Si dovrebbe mettere l’accento sul tempo libero...
  • De Magistris: «Su ambiente e lavoro i partiti non hanno risposte credibili»

    «Criticità finali su Sicilia occidentale e Varese ma entro oggi confido di fare gli ultimi 100 passi e scrivere questa pagina di democrazia reale» spiega Luigi de Magistris, ex sindaco di Napoli e portavoce di Unione popolare, annunciando il traguardo delle firme raccolte per presentare le liste. Vi siete...
  • Unione Popolare punti alla formazione del “polo progressista”

    Unione Popolare è un azzardo. Un giusto, necessario azzardo. La sinistra di alternativa non è riuscita a coalizzarsi in un polo progressista che facesse da quarto incomodo nella competizione elettorale di settembre. Quell’unità programmatica e di intenti che poteva realizzarsi attorno ad un asse formato da Cinquestelle di nuovo...
  • La svolta necessariamente neoliberista di Giorgia Meloni

    Perché mai il mondo imprenditoriale italiano dovrebbe sostenere la coalizione di centrodestra, che esprime posizioni conservatrici e in contraddizione con il liberalismo europeo sul piano dei diritti, che con il suo neonazi-onalismo sovranista parrebbe persino entrare in rotta di collisione con l’idea stessa di Unione Europea di stampo monetario...
  • Unione popolare al rush finale con 120 proposte e contro la guerra

    La raccolta delle firme è quasi completata. Malgrado i tempi strettissimi e lo slalom tra gli uffici elettorali chiusi nella settimana di Ferragosto, l’Unione Popolare ha raccolto quello che doveva per poter partecipare alle elezioni del 25 settembre. Solo tre collegi sono in ritardo e in due giorni dovranno...
  • L’improvvisa svolta progressista del PD. C’è da credergli?

    Per chi, come noi comunisti, va dicendo da oltre trent’anni che si deve ridurre l’orario di lavoro a parità di salario, che si deve puntare su uno sviluppo economico che guardi al pubblico, riconducendo il privato al ruolo comprimario che gli assegna per prima la Costituzione repubblicana, che occorre...
  • Il pericolo presidenzialista e il voto che salva la democrazia

    Che sia o no sfuggita a Berlusconi una, peraltro, già ampiamente nota intenzione politica del centrodestra in merito allo stravolgimento delle istituzioni repubblicane, della centralità del Parlamento a tutto vantaggio del potere esecutivo e della sua con-fusione con quello della Presidenza della Repubblica, è un aspetto del tutto residuale...
  • La rappresentanza dei privilegi e del privato si gioca tutta al centro

    La coagulazione del neocentrismo iperliberista è iniziata. Vuoi per contrarietà e non per aver saputo scegliere in tempo, come cantava il gigante pavanese, ma tant’è, Calenda che giurava e stragiurava per sei milioni di volte (ma non di voti) di non volersi mai e poi mai alleare con Renzi,...
  • Come mettere al riparo la Repubblica da nuovi tentativi autoritari

    La fragilità dei regimi democratici può alimentarsi proprio grazie a quella pluralità di posizioni e di espressioni sia intellettuali, sia civili, sia sociali che sono previste come fondamento dell’antitesi per antonomasia agli autoritarismi, ai tentativi presidenzialisti che sfociano, spesso e volentieri, in oligarchie ed autocrazie dal sapore antico e...
  • La contesa centrista tra Calenda, Renzi e il PD

    La teoria di Calenda, per dare una sorta di giustificazionismo alla sua rottura con l’alleanza siglata appena quattro giorni prima con il PD, poggia sulle contraddizioni del tutto evidenti che una “ammucchiata” simile autogenera nel momento in cui si pone come e tale e, per l’appunto, ha come funzione...
  • Attrazione fatale. Sinistra Italiana rinuncia al campo progressista

    Sarebbe veramente ingiusto, perché molto poco obiettivo, dare tutta la responsabilità del futuro del progressismo in Italia agli iscritti di Sinistra Italiana che si dovranno esprimere sulla linea tracciata da Fratoianni (alleanza col PD nei collegi uninominali e “autonomia programmatica” rispetto al resto della coalizione) entro poche ore. Sarebbe...
  • Unione popolare presenta il simbolo

    Nottata di trattative nell’Unione popolare, la lista capeggiata da Luigi De Magistris di cui ieri a Napoli è stato presentato il simbolo. Da definire le candidature tra le varie componenti dell’aggregazione di sinistra che vede insieme Rifondazione comunista, Potere al Popolo e la lista personale dell’ex sindaco di Napoli,...
  • Una vera anomalia progressista nella restaurazione bipolare

    C’è una legge non scritta che, ad ogni tornata elettorale, viene messa categoricamente in pratica: mentre le cosiddette forze progressiste si accapigliano, si dividono, si guardano in cagnesco e creano le geometrie variabili più fantasiose possibili nel definire i campi larghi o strettissimi con cui intendono presentarsi al voto,...
  • Le agende politiche nella contesa del campo progressista

    Ci vuole una buona soglia di sopportazione, di pazienza e anche di una qualche non ben precisata virtù masochistica per leggere un po’ tutte le interviste ai leader delle forze politiche italiane nel dopo-crisi della maggioranza di “unità nazionale“. Nella sfilza di domande che vengono rivolte a Conte, Meloni,...
  • 25 settembre 2022, una missione impossibile per la sinistra

    A quarantotto ore dalla conclusione dell’esperienza governativa di Mario Draghi (almeno per il momento… mai dire mai…), l’interrogativo che si pone per le forze della sinistra di alternativa è il refrain di leninistica memoria…: «Che fare?». Il lancio della proposta politica dell'”Unione popolare“, pensata come un aggregante che avrebbe...
  • La crisi del draghismo e la tentazione dello strabismo progressista

    Draghi non esclude alcuna ipotesi: andare, rimanere? Sostiene l’ex banchiere europeo che vi sono buoni motivi tanto per non abbandonare Palazzo Chigi quanto per invece discenderne le scale e oltrepassarne il portone. E’ vero che, politicamente parlando, la crisi è figlia delle decisioni del Movimento 5 Stelle e della...
  • L’ultimo tentativo di sopravvivenza dei Cinquestelle

    Nonostante Giuseppe Conte abbia tentato di dare una sostanza politica alla crisi di governo che, con tutta probabilità, si aprirà oggi con la non partecipazione al voto di fiducia al Senato sul decreto legge “Aiuti“, rimangono evidenti tutte le ipoteche pretestuose che delimitano i confini delle pur apprezzabili ragioni...
  • Rossanda, il comunismo e il femminismo

    Questo pubblicato da Futura, la casa editrice della Cgil (curato da Gabriele Polo) a me è parso lo scritto più intrigante lasciato da Rossana Rossanda (Un secolo, due movimenti. Comunismo e femminismo, tracce di una vita, pp. 96, euro 13). Altri sono certamente letterariamente più belli, ma questo è...
  • All’origine della crisi del governo Draghi…

    Se giovedì prossimo, al Senato, sarà il capolinea temporale del governo Draghi, quello della “maggioranza di unità nazionale“, non si potrà dire altrettanto degli effetti delle misure che ha preso in questi ultimi due anni e che, interessando un quantitativo di risorse mai visto prima per un esecutivo, si...
  • La sinistra a lezione di francese. Parte l’Unione popolare

    La presenza dell’europarlamentare francese del partito di Mélenchon, Manon Aubry, è un portafortuna non da poco. Così come il nome «Unione popolare» è preso in prestito dai cugini francesi della Nupes. Ma di certo questa voglia di fare come Mélenchon non basta per rendere più semplice la salita impervia...
  • Perché “Unione popolare” non sia l’ennesimo fallimento a sinistra

    Tutto è relativo. Forse quasi tutto, perché, nel giro di valzer delle ultime tornate elettorali per le politiche, abbiamo – noi di sinistra, noi comunisti – tentato alla bell’e meglio, e con notevoli sforzi di carattere soprattutto intellettual-programmatico, di affidarci all’improvvisazione per strutturare progetti che solo nominalmente avevano quel...
  • L’incubo del presidenzialismo con Draghi al Colle e le destre al governo

    Sui programmi antisociali che il governo ha in mente, la voce più grossa in questo momento la stanno facendo i Cinquestelle che, vista la loro storia, non sono proprio i migliori interpreti delle ragioni del mondo del lavoro e della previdenza sociale. Per un motivo molto semplice: da sempre,...