pensiero

  • Anabasi e catabasi del linguaggio: la parola a Wittgenstein

    Wittgenstein pone un interessantissimo dubbio sull’univocità delle parole, sull’universalità del linguaggio. Noi siamo, per così dire, abituati a ritenere che, come sostiene Umberto Eco ne “Il nome della rosa“, alla fine della nostra fiera delle vanità conoscitive, delle cose possediamo solamente il nome (“…nomina nuda tenemus…“). Il concetto è,...
  • Senso e significato, sfida millenaria tra due nemici-amici

    Se ciò che esiste è fondamentalmente inconoscibile, dovremmo desumerne che qualunque arrovellamento sul significato dell’esistenza, della vita, della presenza della materia e del tutto che ci circonda sia pressoché un esercizio quasi retorico di mera dialettica fine a sé stessa. In realtà o, per meglio dire, utilizzando proprio questa...
  • Il determinismo irrisolvibile e la prigione della “volontà”

    L’inconoscibilità dell’essere, di ciò che noi affermiamo esista “realmente“, quindi abbia il carattere di una oggettività materiale che arriva ai nostri sensi, si articola nel cammino del pensiero umano, soprattutto di quello occidentale, in declinazioni molto differenti fra loro. Ciò grazie ad interpretazioni che si sono susseguite nel corso...
  • Una nuova euristica della paura, per darle il posto che le spetta

    Roosevelt, nel momento più difficile della crisi americana del 1929, pronunciò una frase divenuta famosissima: «L’unica cosa di cui aver paura è la paura stessa». La paura della paura, insomma. Quella che non è strettamente legata a qualcosa di reale, ad una minaccia imminente, ma il timore che si...
  • L’infinito principio dell’esistente: un giallo che non ha fine

    Vertiginosamente inimmaginabile, accarezzabile solo con una estensione orizzontale di un piano geometrico che si presume non finisca mai. Come qualcosa che è il contrario della forma, del confine, del perimetrato. L’infinito è imprendibile, inarrivabile e, per quanto si pensi ad un numero grande, di galassie, di pianeti, di materia...
  • Dalla filosofia dell’uomo a quella della natura: il caso Telesio

    Parte del tutto o parte nel tutto? La differenza non è così superficiale, apparentemente di lana caprina come potrebbe sembrare. Del resto, tra sembrare ed essere – si sa – ce ne corre, tanto che somiglianza e coincidenza sono state (e sono tutt’ora) categorie che vengono utilizzate per distinguere...
  • Elogio della dialettica, rivoluzione irrefrenabile della conoscenza

    Un po tutta la storia del pensiero occidentale si muove sul crinale ambivalente della constatazione della realtà oggettiva da un lato e dell’osservazione soggettiva, quindi interpretativa, tanto della materialità da cui si trae, spesso e volentieri, una serie di costrutti mentali che, alla fine, danno vita a precisi filoni...
  • L’idealismo romantico a metà tra platonismo ed hegelismo

    A partire dalla seconda metà del ‘700, l’affermazione della impetuosa tempesta romantica sconvolgerà il filone razionalistico della filosofia moderna. Proprio mentre il criticismo kantiano si va formando come modello di nuovo approccio ad una veridicità scientifica di cui, comunque, ci si interroga sul “come” sia possibile (e non se...
  • Il moto perpetuo del Dubbio, benefico spiritello della conoscenza

    Per antonomasia il dubbio è anzitutto amletico, ai limiti di una ontologia un po’ di maniera, che inebria le scene dei palchi teatrali, che si fa esso stesso personaggio in cerca di autore e che, in ogni spettatore, trova una preda a cui avvighiarsi e a cui stare per...
  • Le eterne antinomie nel gioco millenario del paradosso

    Vero o falso, giusto o sbagliato, coerente o incoerente, saggio o stolto, e così via… Gli opposti dividono, si scrutano da lontano e si riavvicinano per convergere, sintetizzarsi, confondersi e lasciare perplessi. Soprattutto se la sovrapposizione che a volte li uniforma è ispirata ad un presupposto logico, ad una...
  • La cena de le ceneri

    La volta celeste si illumina sopra la grande città che ormai è un chiaroscuro di tetti e anfratti, di lanterne accese, di candele che si consumano lentamente. Le fronde degli alberi si muovono piegate da un vento ancora gelido, mentre in una locanda si sentono strepiti e urla di...
  • La libertà di pensiero e le fantasie dei no-vax

    Quelli che chiamiamo (o che si fanno chiamare orgogliosamente) “no vax” non sono ascrivibili alla categoria trasversale della “gente da convincere” per limitare gli effetti della quarta ondata pandemica. Non lo sono perché l’irriducibilità di cui si fanno protagonisti, con toni aggressivamente aspri, saccenteria e presunzione antiscientifica, è ormai...
  • Il diritto di manifestare è molto di più di quel che sembra

    Alcuni giorni fa, alla radio, ho ascoltato una frase che mi ha fatto sobbalzare, per quanto avessi già in passato riflettuto tra me e me nel merito della questione: le manifestazioni, praticamente, non servono a nulla, non raggiungono mai i loro scopi. Un liquidazionismo tremendo, una fascistizzazione concettuale quasi...
  • “Morte delle ideologie” e degrado socio-politico italiano

    Sembra che in Italia non possa esistere un dibattito politico e, ancora di più, prese di posizione in tal senso che non possano esimersi dal prescindere da una collocazione sempre e soltanto “maggioritaria“. Si tratta di una concezione ormai quasi atavica, sviluppata in decenni di alternanze che hanno reso...
  • Lo sguardo differente, la politica che cambia

    Il pensiero umano è chiamato a fare i conti con una necessaria presa d’atto: l’infinito e progressivo itinerario della modernità sta subendo un vero e proprio spostamento d’asse. Di conseguenza sta cambiando la politica. L’emergenza globale non sta producendo soltanto un accentuarsi delle disuguaglianze a tutti i livelli e...
  • Punta di matita e lama di coltello: la differenza tra ragione e follia

    Un sacrestano ha appena finito di distribuire ai rifugiati un po’ di pane e biscotti: la prima colazione, in un quartiere multietnico di Nizza, per decine di migranti arrivati al tempo della pandemia e ancora senza una sistemazione definitiva nella Francia macroniana, dai confini ipercontrollati e con il virus...
  • Senza pensare

    “Non preoccupatevi, stiamo organizzando gli squadroni della morte e nel giro di due giorni riportiamo la normalità… Quattro taniche di benzina e si accende il forno crematorio, così non rompono più“. Succede anche questo… Che l’ormai ex coordinatore della Protezione civile di Grado si esprima in questi termini parlando...
  • La scissione fra etica e politica, fra pensiero e azione

    “La scissione fra etica e politica e fra pensiero e azione – e cioè la conformazione culturale e ideale dell’intero ceto intellettuale italiano – fa parte anch’essa dunque della “grande catastrofe”. “Ma con questa ulteriore specificazione essa fa parte di premesse storicamente ineliminabili, e perciò non banalmente colpevolizzabili. “Interessa...
  • Il pensatore del possibile nella breccia di una rivoluzione

    La monografia di Francesco Biagi, Henri Lefebvre. Una teoria critica dello spazio (Jaca Book, pp.252, euro 20), ripropone i temi fondamentali del pensiero del filosofo francese, ingiustamente sottovalutato in Italia negli ultimi anni. Dopo aver ricordato il complesso intreccio di relazioni e scontri con i protagonisti della cultura del...
  • Legioni di imbecilli, social network e consenso politico

    Ho l’impressione, ma proprio la “vaga” impressione che i cosiddetti “social” e, in generale, i mezzi di comunicazione di massa gestibili da ciascuno di noi singolarmente ma con un riflesso sul collettivo pressoché indeterminabile (vista la planetarietà di Internet), siano la causa di una regressione mentale enorme, quanto meno...
  • Legge morale e azione politica

    In questi giorni il “Corriere della Sera” ha ripresentato l’ultimo lavoro di Zygmunt Bauman “Gli stranieri alle porte” (prefazione di Donatella Di Cesare). Nel suo capitolo conclusivo dal titolo “Le radici dell’odio: antropologiche o legate al nostro tempo” il testo contiene citazioni e riflessioni che possono benissimo essere adattate...
  • Nel mare inquinato delle menzogne

    Il festivalfilosofia di Modena Carpi e Sassuolo diventa maggiorenne e quindi, da adulto, decide di dedicare questa diciottesima edizione (dal 14 al 16 di settembre) a un tema classico del pensiero: verità. Così, senza articolo perché da leggersi nel suo carattere provvisorio e senza declinazioni al singolare o al plurale....
  • Pensare, tre volte e anche di più

    Ciò che è “sociale” è in realtà antisociale. Ciò che vorrebbe essere sociale viene percepito come antisociale. Ciò che è antisociale è invece la normalità. In assenza di una coscienza critica, viene meno la critica e viene meno la coscienza. Il dilemma è: senza coscienza e senza critica come...
  • Decolonizzare il pensiero per restituire il sapere dell’Altro

    Tutto qui appare diverso rispetto a come siamo abituati a pensare. Categorie, concetti e modi di essere si mostrano in una prospettiva completamente differente, attraversamento di una soglia del mondo. Questo è Metafisiche cannibali. Elementi di antropologia post-strutturale, di Eduardo Viveiros de Castro (ombre corte, pp. 237, euro 20, prefazione...