matematica

  • Anabasi e catabasi del linguaggio: la parola a Wittgenstein

    Wittgenstein pone un interessantissimo dubbio sull’univocità delle parole, sull’universalità del linguaggio. Noi siamo, per così dire, abituati a ritenere che, come sostiene Umberto Eco ne “Il nome della rosa“, alla fine della nostra fiera delle vanità conoscitive, delle cose possediamo solamente il nome (“…nomina nuda tenemus…“). Il concetto è,...
  • Senso e significato, sfida millenaria tra due nemici-amici

    Se ciò che esiste è fondamentalmente inconoscibile, dovremmo desumerne che qualunque arrovellamento sul significato dell’esistenza, della vita, della presenza della materia e del tutto che ci circonda sia pressoché un esercizio quasi retorico di mera dialettica fine a sé stessa. In realtà o, per meglio dire, utilizzando proprio questa...
  • Elogio della dialettica, rivoluzione irrefrenabile della conoscenza

    Un po tutta la storia del pensiero occidentale si muove sul crinale ambivalente della constatazione della realtà oggettiva da un lato e dell’osservazione soggettiva, quindi interpretativa, tanto della materialità da cui si trae, spesso e volentieri, una serie di costrutti mentali che, alla fine, danno vita a precisi filoni...
  • Solitudine e storia

    Se di Paolo di Tarso possiamo dire che fu protagonista di una conversione intesa per antonomasia, quella che viene da un segno direttamente divino, che entra quindi nella sfera del mito e della venerazione presantificale sul piano della coevità, così da farne uno dei principali propagatori politico-religiosi del Cristianesimo...
  • Vita di Galileo

    Il cielo è scuro, come la notte, freddo come la solitudine, impenetrabile come il silenzio. Non c’è, a ben guardarlo, nel raffrontarlo alla Luna, ed alla Terra. Non c’è, non esiste. Eppure la luce si rifrange, si frappone fra i corpi celesti, passa nel cannocchiale, arriva all’occhio. Che la...
  • La cena de le ceneri

    La volta celeste si illumina sopra la grande città che ormai è un chiaroscuro di tetti e anfratti, di lanterne accese, di candele che si consumano lentamente. Le fronde degli alberi si muovono piegate da un vento ancora gelido, mentre in una locanda si sentono strepiti e urla di...
  • Odifreddi, il “NO” e i partiti “aberrazione” della democrazia

    Nell’interessante excursus storico-politico con cui stamane il professor Odifreddi su “La Stampa” sostiene le ragioni del NO al referendum, criticando una riforma più che slegata dal contesto politico e sociale del suo tempo, c’è un passaggio che merita di essere riletto, sottolineato e anche stigmatizzato. Giustamente il noto matematico...
  • La Rivoluzione dei frattali di Mandelbrot

    Perché la geometria viene spesso descritta come fredda e arida? Una ragione è l’inabilità di descrivere la forma di una nuvola o di una montagna, una linea costiera o un albero. Le nuvole non sono delle sfere, le montagne non sono dei coni, le linee costiere non sono dei...