Londra

  • La poco proverbiale prudenza americana, ben presto abbandonata

    Shebá veniva chiamato anticamente. Era il biblicamente mitologico Regno di Saba, ricco, bello, quanto la sua regina che, narra l’Antico Testamento, avrebbe tessuto rapporti con Salomone e gli avrebbe fatto visita per metterne alla prova la saggezza e la rettitudine. Migliaia e migliaia di anni dopo, i destini dell’Arabia...
  • Oliver Cromwell

    Le somiglianze che la storiografia ha riscontrato tra quella che viene chiamata “prima rivoluzione inglese” (o anche “guerra civile“, “grande ribellione“) e la “Rivoluzione francese” (per la quale non esistono altri composti sinonimi che danno adito a diverse interpretazioni) sono, almeno in apparenza, tutte rintracciabili nell’incipit del processo di...
  • Per la storia della Lega dei Comunisti

    Il seguente scritto apparve come prefazione alle Rivelazioni sul processo dei Comunisti di Colonia, nel 1885. E’ stato tradotto dalla edizione tedesca degli scritti scelti di Marx e di Engels, Karl Marx, Ausgewählte Schriften, II Mosca, 1934, pp. 1-26. Trascritta per Internet da Ivan, Giugno 1999 Con la condanna...
  • Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte

    Christopher Boone investigatore. Un quindicenne con la sindrome di Asperger che ti invita a seguirlo con gli occhi, anche se lui non ama gli sguardi, anche se Siobhan gli ha spiegato come interpretarli con delle faccine disegnate lì per lì a scuola, su piccoli foglietti di carta. Per tutto...
  • Non basta suonare “Imagine” per essere contro la guerra

    Elly Schlein suona “Imagine” al pianoforte. Ha un tocco delicato, le note escono piacevolmente e altrettanto piacevolmente si diffondono nello studio di Cattelan e nelle nostre case. Che bello. Tutto molto romantico, commovente, empatico, umanizzante. Peccato che poi in Parlamento, nella discussione che riguarda l’invio di altre armi all’Ucraina,...
  • L’estetica urbana del pregiudizio

    Dovunque nel mondo, «rigenerare», come il nuovo lessico urbano impone di chiamare le trasformazioni di parti più o meno vaste di città, non è indipendente dalle logiche del mercato immobiliare che nel mattone vede mitigate la volatilità dei capitali finanziari. Dall’estetica di edifici moderni, efficienti ma soprattutto originali, ne...
  • Se un giorno il Regno unito diventasse la Repubblica britannica…

    La morte di Elizabeth Alexandra Mary del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, nonché sovrana dei reami del vecchio impero britannico, riconsiderato, dopo il suo disfacimento coloniale, come Commonwealth dal retrogusto leggermente cromwelliano, piaccia o non piaccia è un evento, qualcosa che rimarrà nei libri di...
  • The Queen, l’immortale. Il Regno unito perde la testa

    London Bridge is down, il ponte di Londra è crollato. È questa la frase in codice con cui la dipartita della monarca inglese è stata comunicata alla neo-prima ministra Liz Truss e agli addetti ai lavori delle colossali esequie, ampiamente previste come il più esteso e solenne spettacolo funebre...
  • London bridge is down

    Quando si pensa alle figure storiche che hanno segnato, nel bene e nel male, la storia del XX secolo, inevitabilmente l’attenzione si sposta su Elisabetta II e sulla sua longeva e iconica figura di capo di Stato. Settant’anni di regno appena festeggiati e che le hanno consegnato, statisticamente parlando,...
  • Johnson tolto a forza da Downing street

    Con un breve discorso tenuto ieri mattina davanti a Downing Street, Boris Johnson ha alla fine mollato la presa. Farà il primo ministro ad interim fino all’autunno – secondo lui – per poi farsi subentrare dal nuovo leader eletto dal partito secondo la procedura del 1922 Committee, l’organismo elettivo...
  • La caduta di Johnson, il conservatore spregiudicato

    Indubbiamente per il Regno Unito è un cambio politico di programma non da poco: un primo ministro così decisionista, irruente, bellicista e modernamente conservatore deve lasciare sotto il peso ufficiale di un cumulo di scandali che lo hanno cotto a fuoco lento, travolto inesorabilmente alla fine senza lasciarli più...
  • «Estradiamo Assange»: Londra lo consegna agli Usa

    Molto è perduto per Julian Assange, ma ancora non tutto. Ieri la ministra britannica dell’Interno Patel ha firmato l’ordinanza di estradizione per il giornalista e hacker australiano, detenuto ormai dal 2019 nella prigione di massima sicurezza di Belmarsh, l’atto finora conclusivo di una saga giudiziaria che si protrae ormai...
  • La vittoria dello Sinn Féin e il sogno dell’Irlanda unita

    In politica, si sa, le vittorie elettorali non sempre hanno lo stesso peso. Se spesso confermano lo status quo all’interno di una stessa impalcatura partitica, in alcuni frangenti hanno invece una grande portata simbolica e sono destinate a lasciare un segno, o quanto meno un precedente. E l’Irlanda del...
  • L’asse euro-atlantico alza ancora l’asticella della guerra…

    La guerra legittima qualunque comportamento scorretto, qualsiasi sgambetto, ogni sorta di infingarderia e di tradimento possibile. Ma, in particolare, consente che si alzi il livello dello scontro vicendevole a suon di parole, platealmente espresse, per creare un finto clima di condivisione pubblica di scelte che invece sono già state...
  • La settimana incendiaria di Belfast

    Cresce a cinquantacinque il bilancio dei poliziotti feriti in quella che è stata, in Irlanda del Nord, una delle settimane più calde degli ultimi anni. Dopo i tumulti scatenati da giovani lealisti la settimana passata, su istigazione di gruppi paramilitari legati alla Uda (Ulster Defence Association), e nonostante gli...
  • La variante inglese fa paura. Cosa ne sappiamo

    Piccole differenze genetiche sono state individuate in quasi tutte le 275 mila sequenze del Sars-CoV-2 registrate dai virologi. Ma finora nessuna ha avuto un impatto significativo sull’andamento del contagio. Bisogna dunque aver paura della «variante inglese» denominata dai virologi «B.1.1.7»? Se lo chiedono da un paio di giorni gli...
  • Le rivolte sono desideri

    Ribellarsi è giusto. E, a guardar bene, non c’è adesso un solo posto al mondo dove non siano in corso rivolte, domina ovunque una «stabile instabilità». La situazione è «eccellente», ma dentro un vuoto di senso e di indirizzo. Parafrasando Peter Handke, potremmo dire in modo provocatorio che rischiamo...
  • Votare per non restare. Farage già festeggia

    Riluttante e con un misto di rabbia, disillusione, risentimento e caparbia speranza, la Gran Bretagna si è trascinata ieri alle urne per partecipare suo malgrado alle elezioni europee, il rito clou dell’istituzione che decise di lasciare tre anni fa e dal cui abbraccio non riesce a divincolarsi, o meglio,...
  • Jeremy Corbyn perde pezzi, sette deputati lasciano il Labour

    Puntuale ma non troppo – nell’aria da tempo, era solo questione capire quando – un piccolo contingente di deputati centristi si è staccato dal Labour di Jeremy Corbyn. Si tratta di sette backbenchers, deputati senza incarico: Chuka Umunna, Luciana Berger, Mike Gapes, Angela Smith, Gavin Shuker, Chris Leslie e...
  • Quel martello contro la tomba di Marx

    Furono i nazisti ad avere paura (e giustamente) della tomba eretta a Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht. Era una sorta di monumento sorto nel punto del cimitero di Friedrichsfelde dove erano state sepolte le vittime della rivolta (di rivoluzione è difficile parlare) spartachista del novembre 1919. Un blocco di grandi...
  • Come siamo vecchi!

    Un movimento che vuole stare vicino ai più deboli, fare la rivoluzione contro la casta, difendere gli interessi anche soltanto del cosiddetto “ceto medio”, a detta sua, può recarsi a Londra per rassicurare gli investitori stranieri? Lasciamo ai posteri l’ardua sentenza o proviamo a risponderci in questo mese di...
  • Cinque litri

    Un ennesimo attentato a Londra. Nella metropolitana. Pare che l’ordigno esplosivo fosse in un bidoncino di plastica di quelli da pittura messo dentro ad un sacchetto di plastica da supermercato. Ma come si fa a non essere notati se si entra con un sacchetto con dentro un bidoncino da...
  • Il grattacielo nero

    Un grattacielo che va interamente a fuoco. Quasi cento persone morte. L’immagine scheletrica di ciò che ne rimane è l’emblema del degrado in cui sono costretti a vivere quelli che molti giornali hanno chiamato i “reietti”. Sono quelli che Franco Fortini definiva “gli ultimi del mondo”. Sono gli stessi...
  • Esplode la rabbia di Grenfell, qui di povertà si può bruciare

    Si parla ora di trenta morti, ma il bilancio ufficiale delle vittime di Grenfell Tower resterà provvisorio a lungo. Ancora ieri sera degli ultimi focolai erano visibili. La polizia dispera di poter identificare quanti ancora nella carcassa dell’edificio, che durante il rogo ha raggiunto una temperatura di oltre mille...
  • Corbyn, un risultato dal sapore di speranza

    Il sole è sorto, come sempre, su Westminster e con esso l’inizio di un nuovo ciclo governativo. Ma non sempre i calcoli e le aspettative in politica vanno di pari passo con la realtà. Doveva essere il momento della consacrazione, della vittoria schiacciante sugli avversari e soprattutto la ricezione...
  • Qualche numero sulle elezioni del Regno Unito

    Le prime considerazioni possibili al riguardo dei risultati elettorali relativi alle tanto attese elezioni britanniche possono essere condensate in due considerazioni preliminari: 1) Emerge ormai, a tutti in livelli in Europa, una assoluta sfiducia nel ceto politico allorquando da questo arriva un segnale di forzatura nell’allargamento del proprio potere....
  • Dal suicidio di Cameron all’«underdog» laburista

    Sono stati trenta giorni di passione, e non solo nel senso evangelico. L’ultimo mese della cronaca e della politica del Paese più stabile dell’Occidente, da sempre modello per chi desidera che il mondo rimanga la porcheria che è, termina oggi con l’esito elettorale. Sulla scia di sangue versato su...
  • Acerbo (PRC): “Il successo di Corbyn è una sonora lezione per Blair e i suoi imitatori italiani”

    La sorprendente rimonta del compagno Jeremy Corbyn ha smentito le funeste previsioni e le tesi di Tony Blair che si era persino rifiutato di fare dichiarazione di voto a favore del leader di quello che dovrebbe essere il suo partito. La tesi blairiana che si vince al centro e...
  • La linea del panico da Londra a Torino (e viceversa)

    Torino e Londra. Non c’è apparentemente nessun legame tra i due terribili fatti che sono avvenuti: nella vecchia capitale del Regno d’Italia una vera e propria visibile ondata di panico ha investito migliaia di persone che stavano assistendo ad una partita di calcio su un grande schermo in piazza...
  • Il terrore e la rimozione della guerra

    «Siria, 500 marine e milizie curde schierate verso Raqqa, raid aereo Usa fa strage di sfollati», così titolavamo una nostra pagina ieri. Ecco il punto. Se si rimuove e cancella la guerra in corso, gli strumenti di analisi per comprendere gli attentati jihadisti come quello sanguinoso di Londra, è...
  • Il terrore, funzione evidente delle politiche imperialiste

    Nel corso dell’ultimo anno di guerra, il cosiddetto califfato, il Daesh, ha perso il 90% del territorio che aveva conquistato nei due anni scorsi. La stessa sedicente capitale Raqqa, nel centro desertico della Siria dalle antiche rovine romane in parte distrutte dagli atti criminali dei miliziani dell’Isis, è sotto...
  • La morte di Marx nelle parole di Engels

    Orazione funebre per Karl Marx pronunciata da Friedrich Engels al cimitero di Highgate a Londra ll 14 marzo, alle due e quarantacinque pomeridiane, ha cessato di pensare la più grande mente dell’epoca nostra. L’avevamo lasciato solo da appena due minuti e al nostro ritorno l’abbiamo trovato tranquillamente addormentato nella...