Cina

  • Il giorno più lungo per Vladimir Putin

    Ieri, la «marcia della giustizia» dell’imprenditore della violenza Evgenij Prigozhin ha marcato un giorno decisivo nella storia della Russia contemporanea, apparentemente conclusosi senza tragedie ma destinato a segnare ancora a lungo gli sviluppi del grande paese. Nella notte di giovedì, l’oligarca ribelle ha raggruppato le sue forze dimostrando di...
  • La prova del cuoco

    La foschia dei colpi di Stato Ogni tentativo di colpo di Stato, se non raggiunge i suoi obiettivi, quindi capovolgere un regime, un sistema di governo legittimo con un altro certamente meno legittimo, lascia una foschia abbastanza densa sugli attimi convulsi che si vivono nelle ventiquattro ore in cui...
  • Sopra e sotto il Mediterraneo tutto il cinismo del potere

    Pare che al momento dell’inabissamento del peschereccio che trasportava più di settecento migranti, data l’ora, molti di loro stessero dormendo. Per la maggior parte erano bambini. Tocca parlarne al passato perché quei cento, forse più, piccole donne e piccoli uomini finiti in fondo al mare non hanno più nessuna...
  • L’eredità post-moderna e attuale del “vernichtung” hitleriano

    Durante i dodici anni di terrore e di orrore nazista, la Germania, l’Europa e il mondo sperimentarono molte volte ed in diversi modi quella voglia di “annientamento” che stava nell’animo, nella volontà politica e, quindi, nei piani di guerra di Adolf Hitler. Il termine tedesco per significare tutto questo...
  • La pax indonesiana è già bocciata. E Pechino frena

    «Eravamo abituati a guardare all’Europa come un esempio, ora forse è il momento che l’Europa guardi all’Asia». Shangri-La Dialogue, Singapore. La dichiarazione di Cui Tiankai, ex viceministro degli esteri cinese, ha un chiaro scopo retorico: suggerire che l’integrazione occidentale a guida americana non ha funzionato e ha portato al...
  • La questione kosovara nel cuore della guerra europea (e mondiale)

    La storia del Kosovo si intreccia con quella serba fin dal ‘200 e dal ‘300, perde di carattere nazionalista per qualche centinaio di anni sotto l’Impero ottomano e, con il progressivo tramonto del potere della Sublime Porta, ritorna in auge a cavallo tra ‘800 e ‘900. Una terra di...
  • Il G7 conferma la linea: liberismo, imperialismo, guerra globale

    In un luogo simbolicamente iconico come quello di Hiroshima i sette grandi della Terra, a cominciare dal più grande di tutti, gli Stati Uniti d’America del democratico Biden, si riuniscono per mettere a punto le strategie geopolitiche, economiche e prettamente belliche dei prossimi mesi. Nulla di sorprendente, ma nemmeno...
  • La ridicolizzazione del pacifismo nello svilimento della democrazia

    Non siamo mai stati e non saremo, quanto meno nei prossimi decenni (e forse secoli), nel migliore dei mondi possibili. Ogni indicatore, economico, politico, culturale, sociale, civile e persino morale ci dice che stiamo andando nella direzione opposta rispetto a quella del progressismo, dell’evoluzione contestuale, ovviamente con parametri e...
  • Il volo dei droni sul Cremlino e la pace sempre più lontana

    Tutto può essere e quindi anche il contrario di tutto. Non si tratta di un esercizio di retorica, ma della constatazione di quanto la guerra sia perfettamente complementare all’alterazione di qualunque notizia, sia essa stessa irriconoscibile come fenomeno a cui corrisponde una consequenzialità di fatti che si possono determinare...
  • Carlo Rovelli: «Prendete il futuro nelle vostre mani e cambiate il mondo»

    Che notte di sogno. Che emozione essere su questo palco in mezzo a voi. Non temete, non è una lezione di scienza che voglio fare, anche se ogni volta che provo a dire qualcosa di politica, qualcosa che riguarda l’interesse di tutti noi, c’è qualcuno subito che mi grida:...
  • Telefonate e piani di ricostruzione: tutto tranne la pace

    Tutto ciò che porta verso la soluzione diplomatica e la pace è benvenuto. Ma non è detto che qualunque iniziativa porti con sé un destino migliore per l’Ucraina, per la Russia e, siccome siamo sulla scena di una crisi mondiale, anche il resto delle nazioni che vi sono direttamente...
  • I mandarini del capitale globale

    Samir Amin, il cui nome a molte e molti dirà poco o niente, è stato uno dei più importanti economisti del secolo scorso, entrato per ancora un ventennio nel nuovo millennio: abbastanza per intuire le prospettive rovinose di un capitalismo che per tutta la sua vita ha analizzato minuziosamente,...
  • La «talpa» del Pentagono non è un segreto

    La «talpa» della fuga di notizie dal Pentagono che tutti negli Stati uniti stanno cercando, in realtà l’abbiamo già: è lo stesso capo di stato maggiore americano Mark Milley. Milley da mesi – anche con una narrazione diversa sull’andamento del conflitto – avverte che questa guerra non può terminare...
  • La poco credibile “terzietà europea” inventata da Macron

    Qualunque impegno internazionale di un qualunque capo di governo (e di Stato in questo caso) finisce con l’avere una connessione implicita con le questioni che riguardano internamente il proprio paese. E’ così, irrimediabilmente, anche per la Francia e per Macron che visita Xi Jinping, che si propone come mediatore...
  • Non basta suonare “Imagine” per essere contro la guerra

    Elly Schlein suona “Imagine” al pianoforte. Ha un tocco delicato, le note escono piacevolmente e altrettanto piacevolmente si diffondono nello studio di Cattelan e nelle nostre case. Che bello. Tutto molto romantico, commovente, empatico, umanizzante. Peccato che poi in Parlamento, nella discussione che riguarda l’invio di altre armi all’Ucraina,...
  • Chomsky: «La diplomazia cinese fa paura agli Usa, non vogliono la pace»

    Sui recenti sviluppi della crisi ucraina abbiamo raccolto per il manifesto alcune riflessioni di Noam Chomsky, professore emerito del Mit, linguista, filosofo e politologo di fama internazionale di cui è uscito in libreria in questi giorni l’ultimo volume, Poteri illegittimi. Clima, guerra nucleare: affrontare le sfide del nostro tempo,...
  • «Trattare con Mosca». La via cinese alla sicurezza globale

    «So che l’anno prossimo la Russia terrà le elezioni presidenziali. Sotto la sua forte leadership, la Russia ha fatto grandi passi avanti nel suo prospero sviluppo. Sono sicuro che il popolo russo continuerà a darle il suo fermo sostegno». Tra le parole pronunciate da Xi Jinping nella sua prima...
  • Il velenoso ritorno del trumpismo sulla scomposta scena americana

    Se ci si trovi o meno davanti ad un nuovo 6 gennaio, ad un nuovo tentativo, spostato nei tempi e nei luoghi, di assalto alle principali istituzioni americane, lo si potrà capire nei prossimi giorni, a ridosso della data che Donald Trump ha indicato come probabile linea di confine...
  • Putin, una incriminazione con tante ambiguità

    La Corte penale internazionale ha spiccato un mandato di arresto per crimini, come l’adozione dei minori ucraini, di cui Putin si è addirittura lodato. Se però è un criminale, con chi si potrà ora negoziare la fine della guerra? C’è voluto più di un anno di conflitto per l’incriminazione....
  • Droni e jet, state sereni

    State sereni, non è successo nulla. Che volete che sia il confronto militare tra un caccia russo e un drone americano – caduto o abbattuto non lo sapremo mai – nel Mar Nero, ai confini di una guerra- a bassa intensità dal 2014, e d’aggressione con l’invasione russa dal...
  • I dieci anni di Francesco, riformatore e impossibile rivoluzionario

    Più che opportunamente si fa riferimento agli ultimi due pontificati, precedenti quello di Jorge Mario Bergoglio, come ad un lungo periodo di restaurazione parziale di un tradizionalismo dottrinale da un lato e di un neo-cristianesimo dalle radici ben piantate in una revisione critica del Concilio Vaticano II. Giovanni Paolo...
  • La crisi bancaria e la competizione mondiale degli imperi

    Una rondine non fa primavera e una banca che fallisce non fa il crollo dell’intero sistema economico e finanziario. Tanto peggio, tanto meglio in questi casi, ma da qui a sperare che i segnali di una crisi strutturale, un po’ come quella del 2008-2009, si possano evincere dal crac...
  • La guerra un anno dopo, sempre più grande e globale

    I confini della guerra si allargano. E non si tratta della linea del fronte sul terreno ucraino. Qui si intende proprio la geopolitica stessa del conflitto che, nel giro di una settimana, dopo incontri, discorsi alle nazioni, ai propri settori di pianeta e al mondo intero, mostra una estensione...
  • «Mosca fuori dal trattato nucleare». L’escalation di Putin

    Oltre due ore di discorso e di prevedibili accuse all’«Occidente» e all’Ucraina, per poi tenere nel finale la “rivelazione” destinata a segnare una nuova vetta nell’escalation bellica, e a rendere sempre più incombente la minaccia nucleare: la Federazione russa sospende la sua partecipazione al New Start (New Strategic Arms...
  • “Operazione silenzio e distrazione” per il governo italiano

    Non una parola sulla vile aggressione neofascista agli studenti del Liceo “Michelangiolo” di Firenze. Nemmeno un cenno alle dimissioni della sottosegretaria Augusta Montaruli. Le pruderie del governo vengono insonorizzate, ovattate dalle parole di una Presidente del Consiglio dei Ministri che preferisce parlare dei presunti successi del suo esecutivo: non...
  • L’Italia è razzista ma è anche qualcosa che non sa di essere

    Sanremo palco per tutti e per tutto. Non solo musica, non sono solo canzonette, non solo nazional-popolare. La nave va, i cantanti passano, le passerelle si sprecano e le provocazioni miste alle denunce pure. Qualche spiraglio per la pace c’è: una bandiera arcobaleno annodata da Piero Pelù sull’asta del...
  • La crisi mondiale, la potenza cinese e un pallone spione

    Nell’attuale destabilizzazione globale, in questa ridefinizione dei confini degli imperialismi ad est ed ovest, il caso cinese è sempre molto interessante da analizzare. Ieri come oggi, dagli anni ’70 e ’80 ad oggi, Pechino è una singolarità sociale, politica, istituzionale ed economica ovviamente. In mezzo ad un liberismo che...
  • Il pallone cinese, in cielo le «alte sfere» della guerra

    L’evento, un gigantesco pallone aerostatico bianco su cielo azzurro, che aveva del fiabesco, evocando atmosfere tra il Piccolo principe e una (augurabile) invasione aliena, si è subito invece rivelato come una specie di spy story da Guerra fredda, quando i protagonisti dello spionaggio aereo sopra l’allora Unione sovietica erano...
  • La piccola Italia conservatrice, sempre più divisa e privata

    Non mi ha mai convinto l’idea che uno Stato federale fosse la migliore soluzione per dare ancora maggiore valorizzazione alle autonomie locali. Né in riferimento alle regioni già costituzionalmente a statuto speciale, né, tanto meno, riguardo quelle a statuto ordinario. E questo non per una avversione o per un...
  • L’asfissia di una memoria stretta tra gli imperialismi in guerra

    Poco lontano da Auschwitz, al di là del confine polacco, c’è la guerra in Ucraina. Poco lontano dalla linea dell’Oder, divenuto linea del fronte nell’aprile del 1945 tra Armata rossa e Wehrmacht, c’è la Germania del cancelliere Scholz. I tempi sono del tutto diversi, ma le guerre si ripetono,...
  • A Davos le diseguaglianze non conoscono fine

    Almeno 1,7 miliardi di lavoratori vivono in paesi in cui l’inflazione supera l’incremento medio dei salari e oltre 820 milioni di persone – circa una persona su dieci sulla Terra – soffrono la fame Secondo la Banca Mondiale, stiamo assistendo al più grande aumento di disuguaglianza e povertà globale...
  • Saremo più poveri, è certo. Ma anche senza una sinistra di alternativa?

    Secondo quanto scrive il più autorevole organo di informazione economico-finanziaria di questo disgraziatissimo Paese, la congiuntura europea starebbe entrando in una nuova fase, ancora più recessiva rispetto a quelle che abbiamo conosciuto fino ad ora, dopo il biennio pandemico e, soprattutto, dopo l’ingresso nella moderna storia del Vecchio continente...
  • La sovversione neo-autoritaria di mercato

    Com’era facilmente prevedibile, il movimento guidato Jair Messias Bolsonaro, uscito tutt’altro che ridimensionato dalle elezioni, non ha smobilitato, né è stato «normalizzato» dal naturale dispiegarsi della dialettica parlamentare. Al contrario, abbiamo assistito alla progressiva radicalizzazione di un movimento che, potendo contare su ramificate complicità istituzionali, simpatie tra le Forze...
  • Con Lula e Amlo il subcontinente può avere una voce sola

    Il tentato golpe dei bolsonaristi è stato un’insidia anche per il nuovo peso internazionale del Brasile. Che con Lula infatti «ritorna sulla scena mondiale» con il peso della sua condizione di stato-continente. E con il recupero di una diplomazia che si è guadagnata un forte prestigio internazionale. Secondo vari...
  • Ma gli ayatollah, nemici degli americani, non sono amici nostri

    Alcuni commentatori della cosiddetta “rivoluzione gentile” iraniana, fatta prima dalle donne e poi anche dagli uomini che si oppongono al regime di Teheran, hanno, soprattutto in alcuni angoli della sinistra cosiddetta “radicale“, osservato che sostenere questa ondata di proteste equivarrebbe ad appoggiare i tentativi di destabilizzazione da parte occidentale...
  • In Europa e in Italia siamo tutti qatarini

    Qui in Europa siamo tutti qatarini. Il Fondo di investimento del Qatar ha a disposizione una cifra stimata in 400 miliardi di dollari (quello del principe assassino saudita, il Pif, che paga il senatore Renzi ne ha il doppio), 45 sono investiti in Gran Bretagna. E ancora, 25 miliardi...