L'”Internazionale umana” di rom, sinti e caminanti

Abbiamo chiesto a Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom, di parlarci dell’attuale momento sociale e politico dal punto di vista di chi viene sempre considerato non parte dell’umanità,...

Abbiamo chiesto a Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom, di parlarci dell’attuale momento sociale e politico dal punto di vista di chi viene sempre considerato non parte dell’umanità, ma parte di una minoranza

Marcello Zuinisi, portavoce dell’Associazione Nazione Rom

In tempi di “sovranismo” e di leghismo nazionalista, mentre riemergono preoccupanti segnali di un riavvicinamento della cosiddetta “opinione pubblica” a periodi bui della storia italiana ed europea, i rom e i sinti sono, anzi rimangono, uno dei bersagli privilegiati del brodo di coltura razzista. Come contrastate questo dilagare di cattiveria e di odio nei vostri confronti? E’ sufficiente provare che siete esseri umani come tutti quanti?

Non è sufficiente ma fondamentale affermare umanità, ogni giorno, ora, minuto. Essere Speranza invece di avere speranza: spes contra spem. Non basta più essere antirazzisti. Di fronte all’odio, alla cattiveria, al razzismo contro Rom, Sinti, Caminanti, praticato e vissuto dall’85% della popolazione italiana, c’è bisogno di pensare, assumere e vivere un “programma di liberazione dal razzismo”. A questo è stato dedicato il primo congresso del Consiglio Nazionale RSC svoltosi a Roma, nella Sala Protomoteca, il 15 luglio 2017.

Chi sostiene che non esista un pericolo di neo-autoritarismo in Italia rischia di sottovalutare enormemente le potenzialità delle destre neofasciste e sovraniste. Di “olocausto” si parla spesso, eppure l’antisemitismo ritorna con prepotenza a farsi sentire. Non osiamo immaginare se agli italiani parlassimo di “porrajmos”. Il vostro sterminio nei campi nazisti è pressoché sconosciuto…

L’Italia non ha mai fatto i conti con la sua storia. Il razzismo è stato teorizzato nel ‘700 da Voltaire, un “illuminista”: con le sue tesi affermava “gli ebrei erano antropofagi” e che “i neri sono più vicini alle scimmie ed agli elefanti che agli esseri umani”, ma è con l’avvento del fascismo che c’è un salto di qualità.
Il razzismo diventa Stato, diventa legge, nel 1938, anno in cui il Re d’Italia firmava, a Pisa, decreto di approvazione delle “leggi razziali”. Poco dopo venne arrestata dai Carabinieri, sempre a Pisa, la prima donna. Non era Ebrea, era Rom, si chiamava Milka Goman. Venne condotta ad Agnone, nel Molise, rinchiusa in un campo di detenzione insieme alla sua famiglia ed a centinaia di persone. Molti morirono di stenti.
Dopo, la Germania Nazista, copiò le leggi razziali e le fece sue, istituendo i campi di sterminio etnico. Milka ed i Rom Sinti Caminanti, deportati e sterminati nel campi di sterminio non sono mai stati risarciti dallo Stato Italiano. Il “porrajmos”, il nostro olocausto, non è mai stato ufficialmente riconosciuto.
L’Italia ha la responsabilità storica di aver portato, per prima nel mondo, il razzismo dentro lo Stato, il razzismo è diventato Stato. Finita la seconda guerra mondiale, venne processato il Nazismo ed il Fascismo. Nessun cittadino Rom Sinti Caminanti è stato riconosciuto come parte civile.
Nel mentre, in Italia, Palmiro Togliatti, segretario del Partito Comunista e Ministro della Giustizia, invece di processare i gerarchi fascisti, il fascismo ed il razzismo fece un decreto liberando i criminali di guerra. Il fascismo ed il razzismo sono, ancora oggi, concreta parte dello stato italiano.

Dall’Umbria a molte altre parti d’Italia i campi rom sono una emergenza prima di tutto per chi li vive: nelle regioni dove sta prevalendo il “modello leghista”, che tendenza di intervento politico viene messa in pratica rispetto alla presenza rom e sinti? Che risposte vengono date in termini di bisogni abitativi?

Il modello “leghista” in realta è il modello “italia”. Partito Democratico e Lega con Salvini applicano lo stesso modello. In Umbria, a Foligno, è stato un Sindaco del Partito Democratico, Nando Mismetti, a radere al suolo le abitazioni (precarie baracche in muratura), nelle quali vivevano, da 25 anni delle famiglie di origine Sinti.
Era il 20 aprile 2019. Un intervento che ha causato, da 7 mesi, una autentica emergenza umanitaria di cui si è occopato, soltanto 3 giorni fa il Tg3 dell’Umbria. Abbiamo denunciato la Regione ed il Comune di Foligno, vecchia e nuova amministrazione, per “omissione di soccorso”.
Ad oggi, la situazione rimane drammatica. Nelle altre regioni la situazione è identica. In Emilia Romagna, le amministrazione governate dal Partito Democratico stanno mettendo sulle strada, sgomberandole con le ruspe, tantissime famiglie.
In Veneto, nel Lazio, in Campania, in Piemonte, nella Lombardia, nella Liguria, in tutta Italia le cose sono analoghe. Una vera e propria persecuzione razziale: Pd e Lega sono due facce della stessa medaglia.

Bandiera della Nazione Rom

Una domanda diretta: quanto i “decreti sicurezza” hanno inciso praticamente nella vita di tutti i giorni delle genti rom, sinti e caminanti? E se hanno limitato dei diritti sociali e civili, che cosa dovrebbe fare l’attuale governo?

I decreti sicurezza andrebbero chiamati con il loro nome: “leggi razziali”. Volute da Matteo Salvini sono ad oggi, sostenute e mantenute e protette dal Governo di Giuseppe Conte, Luigi di Maio e Nicola Zingaretti. Il carattere di queste nuove leggi razziali e dei censimenti etnici delle abitazioni di Rom Sinti Caminanti, sempre voluti da Matteo Salvini ed in atto nel Ministero dell’Interno lo abbiamo denunciato alla Magistratura del Tribunale di Roma, il 1 agosto 2019 e nella recente manifestazione contro il razzismo, svoltasi a Roma, davanti al Colosseo, il 9 novembre 2019.

Un’ultima considerazione. C’è chi sostiene che battersi, a sinistra, per i diritti della nazione rom o per i diritti civili in generale sia svantaggioso, porti una sorta di nocumento che inficia la lotta per il lavoro, per riacquistare al movimento progressista tutti coloro che sono stati attratti, proprio grazie alla crisi economica, dal vortice delle destre. E’ vero?

No, non è vero. La sinistra pensa e percorre una strada sbagliata. Non ha la bussola per saper navigare in questa epoca buia e di autentiche barbarie contro l’umanità.
La “Nazione Rom” si candida a rappresentare quell’elemento, per permettere all’umanità di superare il concetto di Stato-Nazione. Rom significa Uomo. Vogliamo affermare e vivere una nazione umana, in tutto il pianeta, dove nessuno sia escluso, dove non c’è bisogno di confini, eserciti, stati nazionali. Per farlo abbiamo iniziato a costruire, in Italia, da un anno e mezzo, una coalizione: il Forum Indivisibili e Solidali.
Il 10 novembre 2019, a Roma, 35.000 persone sono scese in piazza per iniziare ad affermare un percorso di liberazione dal razzismo.
Anche a livello mondiale stiamo costruendo questa coalizione che interessa tutto il pianeta nel quale viviamo. A Londra, il 19 e 20 ottobre 2019, si è svolta una conferenza internazionale ed una riunione di coordinamento. Per il prossimo 21 marzo 2020 abbiamo indetto 100 manifestazioni contemporanee, in 100 città del mondo: una giornata di lotta al razzismo ed al fascismo.
Una giornata alla quale invitiamo la Sinistra quotidiana e tutto il paese. L’appuntamento in Italia, è a Firenze, il 21 marzo 2020, ore 10.00, Piazza San Marco. Vi aspettiamo con  le vostre bandiere, striscioni, idee, cuore ed umanità. Su queste basi vogliamo costruire una nuova Internazionale, una Internazionale Umana, che supporti ogni essere umano in tutto il pianeta. Nessuno deve essere lasciato solo davanti a guerre, razzismo, morte, barbarie.
Siamo Speranza.

Grazie a Marcello Zuinisi e a tutta la Nazione Rom. Per quanto ci riguarda, ci avrete sempre al vostro fianco.

MARCO SFERINI

redazionale, 24 novembre 2019

foto tratta dalla pagina Facebook dell’Associazione Nazionale Rom

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