I braccianti di Venosa contro lo sfruttamento

Usb ha indetto per il 25 settembre a Venosa (Pz) una grande assemblea di braccianti. L’assemblea è arrivata dopo mesi di rivendicazioni e lotte con al centro la condizione...

Usb ha indetto per il 25 settembre a Venosa (Pz) una grande assemblea di braccianti. L’assemblea è arrivata dopo mesi di rivendicazioni e lotte con al centro la condizione dei migranti impiegati nelle campagne.
Secondo il rapporto ISTAT del 6 giugno 2016, la produzione agricola in Italia cresce in tutte le aree ad eccezione del Nord-Ovest (-1,1%), e gli aumenti maggiori si registrano nelle aree del Sud Italia (+5,9%) e del Centro Italia (+3,5%): l’agricoltura si conferma settore economico “in salute”.

Ciò che non raccontano questi numeri è la realtà di vita in cui avviene questa crescita economica, ovvero le condizioni lavorative, abitative, pensionistiche della massa di uomini e donne che lavorano nelle campagne e nelle serre agricole d’Italia: uno spaccato di contraddizioni sul piano dei diritti e della dignità dei lavoratori e delle lavoratrici, uomini e donne sottoposti a sfruttamento e nuove forme di schiavitù, che divengono persone non gradite quando rivendicano, in modo organizzato e collettivo, i propri diritti e la propria dignità.

Nei casi più gravi i braccianti, spesso immigrati/e, sono costretti a vivere in veri e propri ghetti. Ma anche in condizioni di vita meno emergenziali, troppo spesso i braccianti agricoli lavorano senza diritti sindacali e sociali a partire dal salario.

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FABRIZIO SALVATORI

da Contro la crisi

foto tratta da Pixabay

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