Dalla scuola il primo grande “No” a Renzi

Pubblichiamo il resoconto di Contro la crisi.org sulle manifestazioni studentesche contro il governo

Oggi manifestazioni degli studenti in diverse città italiane: cortei a Roma da piazzale Ostiense, a Torino da piazza Arbarello, a Milano da largo Cairoli, a Bari da piazza Umberto, a Napoli da piazza Garibaldi. A Firenze gli studenti sono stati cricati dalla polizia. Nella notte blitz dell’Unione degli studenti sotto la sede del Miur, a Roma, dove sono state lasciate alcune cassette di banane ed esposti degli striscioni con la scritta: ‘Dopo la 107 siamo alla frutta’ e ‘Ora basta! decidiamo noi. Votiamo no, potere al popolo’.

Il 21 ottobre, invece, ci sarà il primo sciopero generale di docenti e personale Ata aderenti ai sindacati Usb, Unicobas, Usi “per la difesa dei diritti del lavoro e dello stato sociale”. “Siamo oggi in piazza perche’ il cambiamento proposto dal premier non rappresenta la nostra idea di scuola e di Paese” ha detto Francesca Picci, coordinatrice nazionale Unione degli studenti. ”Dalle scuole abbiamo voluto ribadire ancora una volta il nostro rifiuto nei confronti delle ricette del governo in materia d’istruzione, a partire dall’assunzione dei danni fatti dalla Buona Scuola”. E ancora: ”Non siamo piu’ disposti ad accettare voti di fiducia e deleghe in bianco sul nostro futuro, e siamo determinati a riscrivere tramite forme collettive di consultazione i diritti di una generazione che li ha visti tagliati tutti negli ultimi anni”.

“A conclusione del corteo – dichiara Francesca Picci, coordinatrice dell’Uds – abbiamo voluto rilanciare la nostra campagna ‘Stiamo Diritti – Students’ (R)evolution’, che si intensifichera’ nelle prossime settimane portando in tutte le scuole una discussione tra gli studenti su quelli che sono i nostri bisogni materiali”.
Con gli studenti medi anche gli universitari, che hanno sfilato per “denunciare con forza come ad un continuo smantellamento del welfare si affianchi una stretta antidemocratica inaccettabile, come evidenziato dagli effetti della riforma costituzionale che abbiamo analizzato dentro le nostre universita’ negli ultimi giorni”. Andrea
Torti, coordinatore di Link Coordinamento Universitario rimarca l’intenzione di proseguire la campagna “per una legge di iniziativa popolare sul Diritto allo studio, sulla quale stiamo raccogliendo le firme in tantissime citta’”.

La giornata di oggi rappresenta per gli organizzatori “un segnale importante al premier, che solo negli ultimi giorni aveva espresso la volontà di ‘riprendersi le scuole’ tramite i giovani del Partito. Le piazze odierne – continuano – dimostrano che le scuole e le università del nostro paese sanno molto bene da che parte stare, esprimendo un rifiuto generalizzato delle politiche del Partito Democratico cosi’ come di una riforma costituzionale autoritaria”. “Noi Studenti per il No abbiamo vissuto oggi una prima tappa di un percorso anche mobilitativo per affermare che non ci stiamo più a chi crede di imporre sulle nostre teste una serie di scelte antipopolari cosi’ come negli ultimi anni e’ avvenuto” Afferma Martina Carpani, coordinatrice della Rete della Conoscenza. ”Il nostro percorso – continua – verrà rilanciato fin da subito, e ci appelliamo a tutte le forze sociali che stanno organizzando la campagna per il No, per la costruzione di una giornata di mobilitazione popolare nella data indicata dai comitati per il 29 Ottobre, giorno in cui Renzi ha chiamato il fronte del Si’ ad un momento pubblico a Roma”.

Sulla giornata di lotta c’è una nota del segretario di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero: “La nostra piena solidarietà agli studenti scesi oggi in piazza per contestare la distruzione della scuola pubblica attuata dal governo Renzi: dalle cattedre scoperte agli insegnanti sballottati in giro per il paese, la situazione è davvero gravissima ed è vergognoso il modo in cui insegnanti e studenti in cui sono costretti a fare scuola, da tutti i punti di vista. Vergognoso che a Firenze gli studenti siano stati caricati: il governo usa sempre la stessa logica repressiva contro ogni dissenso, senza farsi alcuno scrupolo”.

RED.

da Contro la crisi.org /rifondazione.it

foto tratta dal profilo Facebook dei Giovani Comunisti/e

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