Carla Nespolo: «Attaccano Lucano perché Riace ha già vinto»

Intervista. La presidente dell'Anpi sarà in piazza a Catanzaro: «Salvini vuole cancellare Riace perché smentisce la sua teoria ’immigrazione uguale delinquenza’. Oggi manifestiamo come atto di omaggio e fraternità»

La manifestazione «L’umanità al potere» era in programma da un mese. Doveva tenersi in piazza a Riace in solidarietà al sindaco, sotto attacco politico-giudiziario. Il precipitarsi degli eventi, gli arresti domiciliari prima e il divieto di dimora poi, hanno costretto gli organizzatori, Anpi Nazionale e Anpi Calabria, a spostarla a Catanzaro al Parco della Biodiversità alle 17. Parteciperà il sindaco «in esilio» Mimmo Lucano.

Presidente Nespolo, l’Associazione nazionale partigiani italiani scende oggi in Calabria come atto di vicinanza a Riace e al suo sindaco. Perché?
La tappa in Calabria è un atto di omaggio e fraternità a Lucano. Gli arresti e l’obbligo di dimora sono insensati al pari dei commenti di giubilo di Salvini. L’indignazione è grande, ma dobbiamo prima di tutto chiederci: perché questo avviene? Se il ministro dell’Interno vuole cancellare Riace è perché la sua teoria «immigrazione uguale delinquenza» viene smentita proprio da questi modelli. Ma Salvini dimentica una cosa: Riace c’è già stata. E dimostra che non solo l’integrazione è possibile, ma è benefica per stranieri e autoctoni. Se un piccolo borgo spopolato ha potuto riprendere mestieri, scuole e lavoro, proprio grazie alle nuove energie dei migranti, Riace ha già vinto. L’umanità al potere, lo slogan della manifestazione, vuol dire proprio questo: dare spazio ai diritti umani che questo governo ma anche quello precedente ha sacrificato. Ne parleremo anche domani a Polistena, ricordando un vecchio e splendido comunista come Mommo Tripodi

Lucano ha ribadito anche davanti ai giudici la sua fedeltà alla legalità costituzionale, quella che «discende dalla lotta partigiana» e che può anche non conciliarsi con la legalità formale. «Per salvare vite umane sono pronto anche a violare la legge» ha detto. È d’accordo?
Premesso che le leggi vanno rispettate, ciò deve valere per tutte le leggi, anche quella per cui i fondi Sprar andrebbero erogati nei tempi e non in ritardo come a Riace. E anche la preside di Lodi andrebbe chiamata al rispetto delle leggi. E invece impunemente questa signora si è permessa di negare il diritto alla mensa dei bimbi stranieri. Ci sono due pesi e due misure in questo formalismo esasperato. E la legge quando si trasforma in legalismo o peggio in formalismo è deleteria.

Oggi Lucano subisce il divieto di dimora, misura afflittiva che in genere è comminata contro i criminali più incalliti. Durante il fascismo gli oppositori politici erano mandati al confino. Vede questa relazione?
Non farei questo schematismo. Dico però che il fascismo ha mandato al confino a Ventotene persone come Spinelli e Rossi, europeisti convinti e fautori di quella Europa dei popoli a cui dovremmo ritornare. Invece purtroppo vedo un riaffiorare della piaga dei sovranismi in tutta Europa.

La manifestazione di oggi è incentrata sull’immigrazione, sulle politiche di accoglienza possibili e sui rigurgiti di fascismo in Italia. Secondo lei con questo governo c’è un rischio di ritorno al fascismo?
Ci sono atteggiamenti di questo governo che indubbiamente strizzano l’occhio al fascismo, penso al fatto di non aver ricordato a dovere il rastrellamento al Ghetto di Roma. Detto questo nei termini novecenteschi non vedo un rischio di ritorno al fascismo ma indubbiamente la xenofobia e il razzismo ne costituiscono il brodo di coltura e questo governo il razzismo lo fomenta. Le aggressioni che ieri sul vostro giornale avete ricordato, la nostra ricerca sulla «galassia nera», dimostrano come questi rigurgiti siano in crescita. Ma è forte anche la reazione popolare come le manifestazioni di Catania, Milano, Riace testimoniano.

Lei ha rivolto un invito ai 5 stelle a non voltarsi dall’altra parte e fermare Salvini. Crede davvero che i grillini siano interlocutori sul piano democratico e non piuttosto correi di questa regressione delle coscienze, come l’ha definita lo stesso sindaco di Riace?
Il mio appello era rivolto agli elettori e non ai gruppi dirigenti. Era rivolto a coloro che da sinistra in nome del cambiamento li hanno votati, i 5 stelle. Ho chiesto e continuo a chiedere a questi elettori: li avete votati? E allora chiedete ai vostri rappresentanti di essere fedeli alla Costituzione.

SILVIO MESSINETTI

da il manifesto.it

foto tratta dalla pagina nazionale Facebook dell’ANPI

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Politica e società

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