Appello per una lista della sinistra di alternativa alle regionali siciliane

Promosso da attivisti/e sociali, militanti, operatori/rici culturali, esponenti dell’associazionismo, e dalle forze politiche della sinistra alternativa. Con la vittoria del 4 dicembre, abbiamo difeso la Costituzione: ora vogliamo che...

Promosso da attivisti/e sociali, militanti, operatori/rici culturali, esponenti dell’associazionismo, e dalle forze politiche della sinistra alternativa.

Con la vittoria del 4 dicembre, abbiamo difeso la Costituzione: ora vogliamo che i suoi principi vengano finalmente attuati. Ci battiamo per affermare, contro i decreti Minniti-Orlando e contro la logica dei sindaci-sceriffo, che alimentano la propaganda xenofoba delle destre, i diritti di libertà e democrazia per tutte/i.

Rivendichiamo la difesa della scuola pubblica, della sanità, dell’assistenza sociale, dei beni comuni, la tutela dell’ambiente, la riconversione ecologica dell’attuale modello economico, la valorizzazione delle risorse naturali. Vogliamo affermare il primato dell’intervento pubblico in economia per garantire il lavoro e la lotta al precariato, a partire dall’agricoltura, dove si assiste a processi di ritorno al latifondo, al caporalato, alla legittimazione dell’economia mafiosa, alle nuove forme di schiavitù. Siamo contro il Jobs Act e per il ripristino dell’art. 18, della contrattazione collettiva, della democrazia sindacale senza discriminazioni nei luoghi di lavoro.

Per una SICILIA e un MEDITERRANEO di PACE, continuiamo a lottare contro il MUOS di Niscemi e contro la militarizzazione che, da Sigonella a Birgi, fa della nostra isola e del suo mare una piattaforma strategica nello scenario di guerra permanente; quella guerra che, dall’Africa al Medio Oriente, produce povertà, abbandono e fuga dalla propria terra di milioni di donne e uomini. Denunciamo la natura liberista, antipopolare e antisociale dei paesi più ricchi del pianeta, e con essi del governo Gentiloni/Renzi, che si riuniranno a Taormina in occasione del G7 del 27 Maggio.

L’Europa e l’Italia, con l’avallo attivo di Bianco e Crocetta, hanno fatto della Sicilia un luogo di prigionia e di lesione dei diritti universali. Rivendichiamo una Sicilia accogliente e solidale con le sorelle e i fratelli migranti, vittime della miseria provocata dalle politiche dei Paesi occidentali nelle loro terre, spesso condannate alla morte nei drammatici “viaggi della speranza” del Mediterraneo.

La Sicilia impoverita e snaturata, trasformata in territorio di rapina incontrastata, ha bisogno di una rottura e di una svolta storica. Dobbiamo salvaguardare la bellezza e la ricchezza del suo paesaggio naturale, del suo patrimonio storico, artistico e culturale, opponendoci a trivellazioni, cementificazioni selvagge, inceneritori e discariche.

Contro il trasformismo che, da Cuffaro a Lombardo a Crocetta, ha favorito la continuità degli affari di Confindustria Sicilia e della borghesia mafiosa. Contro il partito della Nazione/Regione. Contro i patti di unità trasversale tra destre, PD, e palude centrista. Contro l’antipolitica del Movimento 5 Stelle interna al pensiero liberista e alle sue ingiustizie sociali, che si maschera di anticasta ma non aggredisce i detentori del potere economico e i veri responsabili delle ingiustizie, lavoriamo per un’altra Sicilia fondata sulla partecipazione, sulla pace, su un’occupazione stabile affrancata dalla precarietà, sui diritti, sui beni comuni, sull’accoglienza.

Questa Sicilia è possibile: abbiamo il dovere di realizzarla insieme.

Le significative mobilitazioni di questi anni del mondo del lavoro, delle precarie e dei precari, della scuola, dei comitati di lotta nei territori in difesa dei beni comuni, le esperienze di antimafia sociale nelle campagne liberate e nei quartieri delle periferie urbane, così come gli straordinari cortei delle donne per lo sciopero sociale dell’8 marzo, testimoniano una forte volontà di resistenza e di cambiamento. Chiamiamo allora tutte le forze della sinistra sociale e politica, come pure i movimenti di lotta, gli uomini e le donne che hanno a cuore il bene collettivo, alla costruzione, dal basso e con percorsi partecipativi e democratici, di un programma e di una lista antiliberista alternativa al PD e al partito della Nazione/Regione per le elezioni regionali del 5 novembre 2017.

Giuseppe Alì, Eveline Amari, Camillo Acquitigno,Vita Amri,Milena Angiletti, Rocco Anzaldi, Gilda Arena, Celine Arcidiacono, Salvatore Arrigo, Emma Baeri, Bruna Bellante, Liliana Bellitti, Agata Bognanni, Angela Bonanno, Carmelo Bonanno, Tina Bonaventura, Anna Bonforte, Samuel Boscarello, Giuseppe Bova, Michelangelo Bruno, Enzo Bruno, Angela Cacciola, Francesco Caizzone, Franco Calcagno, Antonio Caldarella, Alfio Campisi, Angela Cavalli, Memmo Campailla, Giovanni Campo, Alfonso Caputo, Luca Cangemi, Maria Caponnetto, Rita Carella, Benedetta Cardella, Laura Carlino, Pippo Carrubba, Giovanni Caruso, Giuseppe Carusotto, Irina Cassaro, Pino Castorina, Elio Castroflorio, Pippo Centamore, Fabio Cannizzaro, Gabriele Centineo, Maurizio Ciaculli, Giuseppe Chiricosta, Salvatore Cilio, Saverio Cipriano, Giusy Clarke Vanadia, Cinzia Colaianni, Gaetano Colantuono, Cinzia Dell’aera, Vincenza Emilia Dell’Aera, Dora Coco, Lucia Coco,Claudio Colletti, Carmelo Consoli, Antonia Cosentino Leone, Mimmo Cosentino, Renato Costa, Daniela Costanzo, Sara Costanzo, Fabio Cravotta, Antonio Creazzo, Sara Crescimone, Gino Crimi, Giusy Cristaudo, Barbara Crivelli, Irene Cummaudo, Luciano Daniele, Daniela Cristaldi, Alfredo Crupi, Antonio Currò, Carmelo Danile, Goffredo D’Antona, Salvo D’Antoni, Franco De Grazia, Dolores Dessì, Daniela Di Dio, Angelo Di Naro, Ada Di Salvo, Anna Di Salvo, Orazio Di Mauro, Gaspare Di Stefano, Luigi Dolce, Lucia Donati, Alfredo D’Urso, Eliana Emma, Natale Falà, Gianni Famoso, Tuccio Famoso, Calogero Fanara, Fabio Fancello, Angela Faro, Lucia Falsone, Lillo Fasciana, Carlo Fazio, Maurizio Fazio, Simona Ferrante, Danilo Festa, Alfio Furnari, Andrea Galiti, Daniela Gambino, Pietro Gangemi, Fabio Gaudioso, Ines Germani, Ermanno Giacalone, Marcella Giammusso, Valerio Giordano, Agatino Giuffrè, Ciccio Giuffrida, Giordana Giuffrida, Salvino Giuffrida, Arturo Giunta, Provvidenza Governali, Margherita Gozzi, Alessio Grancagnolo, Francesco Grasso, Ignazio Grima, Gabriella Grimaldi, Andrea Grottadaurea, Emanuele Gulisano, Santo Gulisano, Nino Gulisano, Giuseppe Iacopini, Nicola Ialacqua, Elio Impellizzeri, Giuseppe Impellizzeri, Franco Ingrillì, Mario Iudicelli, Resi Iurato, Franco La Barbera, Guglielmo La Delfa, Pippo Lamartina, Alfio Lanaia, Luigi Landolfi, Massimo La Piana, Salvo La Rosa, Giuseppe Lauria, Pina La Villa, Isidoro La Spina, Maria Luisa Leotta, Maria Liberti, Irene Litrico, Mariano Lo Faro, Vincenzo Lombardo, Claudio Longhitano, Gustavo Longhitano, Antonello Longo, Rosa Zaira Loriani, Elena Majorana, Igor Malannino, Tano Malannino, Patrizia Maltese, Mirella Mancuso, Franca Mangolisi, Giuseppe Mannino, Salvatore Mannino, Giuseppe Mannone, Giovanni Marletta, Giuseppe Marletta, Maria Merlini, Maria Vittoria Massa, Alberto Matauro, Giovanni Messina, Alfredo Messina, Gaspare Miccichè, Andrea Miceli, Giusy Milazzo, Alessandro Montana Lampo, Giandomenico Morabito, Pietro Muratore, Nicola Musumarra, Gisella Napoli, Gaetano Nespola, Serafino Nicolosi, Giuseppe Rosario Nungibello, Maria Concetta Pagana, Franco Pagano, Antonio Palumbo, Francesca Palumbo, Pietro Pappalardo, Emilio Parisi, Maurizio Parisi, Paolo Parisi, Luigi Patti, Rosario Patti, Andrea Pavone, Arturo Pellegrino, Gianluca Pini, Antonio Pioletti, Michele Pistone, Tania Poguisch, Turi Porto, Giuseppe Privitera, Anna Pugliese, Mario Pugliese, Marco Punturo, Guido Raia, Giuseppe Randello, Franco Raneri, Fabio Rapisarda, Felice Rappazzo, Giovanni Rebechi, Maria Cristina Reitano, Antonio Ribaudo, Costantino Rizzotto, Salvatore Roma, Franco Russo, Francesco Russo, Piero Salemi, Salvatore Santaera, Salvatore Scalia,Gian Luigi Scandura, Nunzia Scandurra, Sandro Sciarrotta, Agata Scordino, Salvo Scuderi, Domenico Signorelli, Domenico Stimolo, Emanuele Ungheri, Tiziana Scandurra, Enzo Scuderi, Giuseppe Secchi, Toti Secchi, Antonio Sciuto, Tiziana Scandurra, Sonia Spallitta, Giovanni Strazzulla, Guglielmo Tanteri, Giacomo Tarico, Concetta Tripi, Gaetano Tripodi,Giuseppe Trovato, Isidoro Vasta, Enza Venezia, Lillo Venezia, Antonio Versari, Franco Vertillo, Giuseppe Vitale, Pier Giovanni Zaffora, Lia Zappalà, Gaetano Zingales,

Altra Europa, Azione civile, Possibile, Pci, Rifondazione Comunista, Risorgimento socialista, Sinistra anticapitalista

maggio 2017

foto tratta da Pixabay

categorie
Cronache

altri articoli